Delimited rooms
ita_“Scoprirai il senso del tuo viaggio quando sarai in grado di tornare a casa”. In ognuno di noi ci sono misure dove rivivono gli spazi che ci circondano e ci sommergono. Sono forme, queste, che cambiano con il cambiare del nostro stato d’animo e delle nostre emozioni.
Cinque stanze dall’arredamento minimal, ognuna caratterizzata da un colore diverso con toni monocromatici, che contribuiscono a creare quel legame intrinseco e inevitabile tra soggetto e spazio, simboleggiando in un certo senso l’emotività del momento. Immagini che colpiscono a primo impatto, fino a toccare l’intimo, in cui quel legame trova la sua perfetta rappresentazione. È l’animo umano che si sposa con le atmosfere che lo circondano e lo plasmano. Ogni “stanza circoscritta” rappresenta un luogo visitato durante i tanti viaggi e le sensazioni scaturite da essi, rimaste impresse nella mente. Ed è proprio il viaggio il tema principale del progetto. Un viaggio compiuto, con la mente e l’anima, in un luogo delimitato che soffoca e opprime, portando al desiderio di evasione verso quel paesaggio che si scruta con curiosità e speranza. Una voglia di fuga che terminerà proprio, come la frase stessa recita, nel momento in cui il viaggio avrà raggiunto il suo scopo e ci si sentirà pronti a ritornare in quella casa da cui si era scappati.
eng_In each of us there are measures where revive places that surround and overwhelm us. These are shapes, that change with the changing of the state of our soul, emotions and testify implacable correlations between our subjectivity and the world where we reflect and live in. An intimate space rich in multiple symbolic meanings that it’s a reflection of our psychic identity. We have different ways to establish borders, protection and contact points with the world outside and other people. Each person has a different way to live within their own walls, leaving traces of themselves and their passage. Sometimes it’s not possible of not belonging to the lived spaces that generate interior frustrations and points of non-contact. Therefore aseptic places, circumscribed and suffocating places are born in which every place can give a particular force to stimulate different feelings: the journey becomes the best way to step out of ourselves, to connect with the world and to explore spaces which are activated in the ego, to trigger our feelings, thoughts and stimuli, that push ourselves towards a deep understanding of the surroundings. With the spirit of those who seek themselves, diving into the objectivity world where you can find a space full of wonders, fantasies and endless horizons. The single inclinations guide the destination; to observe unknown things, it could be direct towards natural elements, so different in latitudes and human transformation of the landscape or to dwell simply on one’s own social spaces.
Our spaces, therefore become our “psychic skin”.